Programma totalmente d’impronta anglo-americana e di raffinata impostazione. Si è cominciato con Appalachi. Variazioni su un antico canto di schiavi di Frederick Delius. Fagen ha diretto questo brano senza nessuna protagonistica invadenza ma quasi mettendosi con meticolosa discrezione al servizio di un discorso musicale che vuole essere impressionistico ritratto di uno stato d’animo scaturito dal ricordo, in bilico tra malinconia e, si vorrebbe dire quasi inconsapevole da parte dell’autore, compartecipazione empatica.
A Choral Fantasia op. 51 dell’inglese Gustav Holst […] Con una presenza predominante in partitura dell’organo, Holst ci porta nell’atmosfera rarefatta, notturna e sottilmente inquieta di questa sorta di Requiem (resa con chiaroscurata partecipazione da Fagen) …
Finale con i fuochi d’artificio con la proposta di Cuban Ouverture di George Gershwin […] Il Maestro Fagen ha guidato l’Orchestra del Lirico con danzante e coinvolgente partecipazione, sottolineando, come è giusto, di questa musica l’aspetto di “entertainment” ma anche la profonda e per nulla superficiale cultura musicale che sottende.
Giulio Spadari, www.iteatridellest.com, August 8, 2021
La serata di ieri, penultimo appuntamento con la rassegna estiva “classicalparco” ha visto protagonista Arthur Fagen, importante e apprezzato direttore newyorkese. Ha guidato con il piglio e la classe di un grande maestro Orchestra e Coro del Teatro Lirico di Cagliari, che hanno risposto con grande concentrazione e qualità. Un interprete elegante sul podio, in un repertorio raffinato per un viaggio nella cultura anglo-americana tra i grandi compositori del primo Novecento: Frederick Delius, Gustav Holst, George Gershwin. La serata si è aperta sulle note di “Appalachia – Variations on an old slave song” di Frederick Delius.
Ansa.it, August 7, 2021