Der Bozner Aufführung von Donnerstagabend kam also ein Premierencharakter zu! Unter der Leitung von Arthur Fagen nahm sich das Haydnorchester der heiklen Aufgabe an, das einsätzige Werk in seiner kontrastreichen Struktur so gut als möglich instrumental umzusetzen, hie die durch fünf Kontrabässe verstärkte Gruppe der Streicher, dort das gut besetzte Holz, vor allem die Flöten, deren Aufgabe es zumeist war, die brillanten Klavierläufe umzusetzen. Das Ganze gab Einblick in die Transkriptionsliteratur neueren Datums, fürs Orchester ganz schwierig und mit Bravour gemeistert.
Ferruccio delle Cave, Dolomiten, August 20, 2010
Apriva la serata un’interessante realizzazione sinfonica della Sonata in si minore di Liszt. La trascrizione orchestrale moderna di Leo Weiner offriva davvero molteplici spunti per apprezzare la trama compositiva che Arthur Fagen sapeva mettere in luce, dando grande risalto all’unitarietà strutturale dell’opera. Ora emergevano movimenti polifonici che nella versione per pianoforte appaiono più nascosti, ora la densità e la varietà timbrica orchestrali sembravano dare piena soddisfazione al pensiero lisztiano.
Stefano Fogliardi, L’Adige, August 21, 2010
Un elogio a parte va fatto all’orchestra, ottimamente diretta da Arthur Fagen. Districarsi nel ginepraio della Sonata in si minore di Liszt orchestrata da Weiner con una quantità di wagnerismi quasi caricaturali, non è cosa di tutti i giorni e la Haydn ha conquistato molti applausi andati anche ai solisti e al primo violino. Un inizio di grande livello.
Giacomo Fornari, Alto Adige, August 21, 2010
L’Orchestra Haydn – diretta da Arthur Fagen – è stata protagonista, guadagnandosi una vera ovazione al termine della prima parte con una sfavillante esecuzione della Sonata in si minore di Liszt trascritta da Leo Weiner.
Alto Adige, August 20, 2010